1 giugno 1974, Ottawa. Nasce Alanis Nadine Morissette, cantautrice e polistrumentista canadese che con un solo album ha squarciato il velo su una generazione inquieta, affamata di verità. Jagged Little Pill (1995) non è solo un successo planetario: è una confessione amplificata, una terapia collettiva in forma di canzone.
LA DONNA CHE NON HA ABBASSATO LA VOCE
Dopo una fase iniziale da popstar in Canada, Alanis si trasferisce a Los Angeles e si reinventa. Incontra il produttore Glen Ballard e dà vita a un disco che è pura dinamite emotiva: You Oughta Know, Ironic, Hand in My Pocket sono inni che combinano fragilità e ferocia, introspezione e ironia.
Le sue liriche, spesso in forma di diario aperto, parlano di relazioni tossiche, spiritualità, depressione, riscatto. Alanis non canta per intrattenere: canta per liberarsi. E nel farlo, libera anche chi ascolta.
LA CATARSI È ROCK
Jagged Little Pill vende oltre 33 milioni di copie e vince 5 Grammy. Ma Alanis non si lascia intrappolare nel successo. Insegue l’evoluzione personale e artistica, attraversa la psicoterapia, la meditazione, il femminismo. Pubblica album complessi come Supposed Former Infatuation Junkie (1998), Under Rug Swept (2002), fino ai più recenti Such Pretty Forks in the Road (2020) e The Storm Before the Calm (2022), quest’ultimo un viaggio ambient guidato dalla mindfulness.
OLTRE IL MITO, UNA GUIDA SPIRITUALE
Alanis è molto più di una rockstar degli anni ’90. È una terapeuta emotiva, un’artista che ha fatto della vulnerabilità un atto politico. Ha parlato senza filtri di disturbi alimentari, aborto, maternità, burnout, abuso. La sua voce, a volte spezzata, a volte tagliente, è diventata un simbolo di guarigione collettiva.
I suoi concerti sono riti laici. I fan non si limitano ad ascoltarla: la accompagnano, si riconoscono, piangono con lei. Perché la sua musica è uno specchio. Ed è difficile restare indifferenti davanti al proprio riflesso.
UN FARO ANCHE IN ITALIA
Il suo impatto si è fatto sentire anche tra le cantautrici italiane: Carmen Consoli, Elisa, Levante e Francesca Michielin hanno tutte, in modo diretto o indiretto, attinto dal suo stile confessionale e dal suo coraggio espressivo. Alanis ha aperto una strada per una nuova narrazione al femminile nella musica pop-rock.
LA SACERDOTESSA DEL VERO
Alanis Morissette non si è mai preoccupata di piacere. Ha sempre preferito essere autentica. Il suo percorso è costellato di cambiamenti, ma guidato da una sola bussola: la sincerità.
Non ha mai avuto bisogno di orpelli per farsi ascoltare. Perché, anche sussurrando, è capace di urlare verità che molti tengono sepolte.
“Art is catharsis. Music is how I metabolize chaos.”
— Alanis Morissette
🟣 Autore: Antonio Sacco
🟣 Categoria: Cantautrici Internazionali, Rock Anni ’90, Biografie Musicali
🟣 Fonti: alanis.com, en.wikipedia.org/wiki/Alanis_Morissette, Rolling Stone, Pitchfork