16 maggio 1919, West Allis (Wisconsin). Nasce Władziu Valentino Liberace, noto semplicemente come Liberace, uno degli entertainer più eccentrici, celebrati e pagati del XX secolo. Con il suo talento straordinario e uno stile visivo inconfondibile, portò il pianoforte classico nella cultura popolare, affascinando milioni di spettatori tra gli anni ’50 e ’70.

UN PRODIGIO DEL PIANOFORTE

Figlio di immigrati polacchi e italiani, Liberace fu un bambino prodigio, vincendo borse di studio al conservatorio sin dalla giovane età. Dotato di tecnica impeccabile, si fece notare per l’esecuzione brillante di brani classici, ma fu la sua intuizione a cambiare tutto: unire la musica colta allo spettacolo e all’intrattenimento.

SHOW, PIETRE PREZIOSE E GRANDE MUSICA

Liberace trasformò i suoi concerti in spettacoli teatrali straripanti di glamour, suonando Chopin o Beethoven indossando abiti luccicanti, mantelli di piume e anelli giganteschi. Il suo pianoforte era spesso tempestato di brillanti, le sue entrate in scena prevedevano limousine, candelabri e palcoscenici mobili.

Era un virtuoso che non aveva paura di sembrare kitsch, perché sapeva che il pubblico voleva emozione e meraviglia. In questo, fu un pioniere del moderno concetto di “show totale”.

RECORD, TV E LAS VEGAS

Negli anni ’50 divenne una celebrità televisiva con il programma The Liberace Show, che gli diede fama nazionale. A Las Vegas, dove si esibì regolarmente per decenni, fu tra gli artisti più pagati della Strip, battendo ogni record d’ingaggio e presenze.

Le sue tournée internazionali e le apparizioni in TV lo resero un’icona della cultura pop americana, anche se spesso snobbato dalla critica per la sua apparente frivolezza.

UNA FIGURA CONTROVERSA MA AMATISSIMA

Nonostante le continue speculazioni sulla sua vita privata – mai apertamente dichiarata –, Liberace rimase sempre affettuosamente vicino al suo pubblico, difendendo la libertà artistica e il diritto all’eccesso.

Morì nel 1987 a 67 anni, lasciando un’eredità culturale ambivalente: da un lato virtuoso classico, dall’altro icona camp, simbolo di un’epoca dove la musica divenne intrattenimento globale.

“Troppe volte mi hanno detto di essere più sobrio. Ma io non sono mai stato sobrio, sono sempre stato Liberace.”
Liberace


🟡 Autore: Antonio Sacco
🟡 Categoria: Musica classica pop, Cultura americana, Icone LGBTQ+, Show business
🟡 Fonti: authenticwisconsin.com, legacyprojectchicago.org, Liberace Museum Foundation

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *