15 maggio 1953, Reading (Regno Unito). Nasce Mike Oldfield, musicista poliedrico e pioniere del rock strumentale. Capace di suonare decine di strumenti, ha costruito un linguaggio musicale personale che fonde progressive rock, folk, musica elettronica e minimalismo.
TUBULAR BELLS: UN CAPOLAVORO EPOCALE
Nel 1973, a soli 20 anni, pubblica Tubular Bells, un’opera in due movimenti che unisce atmosfere inquietanti e delicate progressioni melodiche. Il brano iniziale venne usato da William Friedkin per la colonna sonora del film L’Esorcista, diventando un successo mondiale.
L’album fu la prima pubblicazione della Virgin Records di Richard Branson e vendette oltre 15 milioni di copie, rendendo Oldfield un’icona del rock progressivo.
L’ARTE DEL FUSION SONORO
La musica di Oldfield è un paesaggio in evoluzione: strumentale, ciclica, mistica. I suoi dischi successivi – Hergest Ridge, Ommadawn, Incantations – espandono il suo universo con influenze celtiche, elettroniche e spirituali.
È sempre rimasto lontano dalle logiche del pop, pur raggiungendo il successo commerciale, come con Moonlight Shadow (1983), cantata da Maggie Reilly.
TECNOLOGIA E SPERIMENTAZIONE
Oldfield ha sempre lavorato in autonomia, registrando da solo molte delle sue parti strumentali. È stato tra i primi artisti a utilizzare home studio digitali, sintetizzatori, e tecniche di sovraincisione complesse. Il suo stile chitarristico è riconoscibile per il fraseggio liquido e le scale liriche.
Negli anni ’90 e 2000 ha continuato a reinventarsi, pubblicando album come The Songs of Distant Earth, ispirato alla fantascienza, e Return to Ommadawn, suo ritorno ai paesaggi sonori originari.
“Io non scrivo canzoni. Creo universi.”
— Mike Oldfield
🟡 Autore: Antonio Sacco
🟡 Categoria: Rock progressivo, Musica strumentale, Innovazione sonora
🟡 Fonti: en.wikipedia.org, facebook.com/MikeOldfieldOfficial, ProgArchives