14 maggio 1952, Dumbarton (Scozia). Nasce David Byrne, cantautore, compositore, artista visivo e intellettuale musicale. Naturalizzato statunitense, è noto al mondo come il fondatore e voce inconfondibile dei Talking Heads, una delle band più influenti della scena new wave e art rock tra gli anni ’70 e ’80.

TALKING HEADS: L’ARTE NEL ROCK

Il gruppo prende forma nel fermento della New York post-punk, all’interno del leggendario CBGB. Insieme a Chris Frantz, Tina Weymouth e Jerry Harrison, Byrne dà vita a una band che unisce rock, funk, arte concettuale e ritmi globali, generando album innovativi come:

  • Fear of Music (1979)
  • Remain in Light (1980)
  • Speaking in Tongues (1983)

Con brani come Once in a Lifetime, Psycho Killer e This Must Be the Place, i Talking Heads diventano voce dell’alienazione urbana, anticipando il suono postmoderno che avrebbe influenzato intere generazioni.

UN VISIONARIO MULTIDISCIPLINARE

Dopo lo scioglimento della band, Byrne intraprende un’eclettica carriera solista. Ha pubblicato dischi che spaziano dalla world music (ha collaborato con Brian Eno, Fatboy Slim, St. Vincent, Celia Cruz) alla sperimentazione elettronica e orchestrale. La sua etichetta Luaka Bop è punto di riferimento per suoni globali, soprattutto latinoamericani e africani.

Ha scritto libri, ideato progetti teatrali e installazioni, girato film e curato mostre. Sempre lontano dal mainstream, ha saputo abbracciare la molteplicità dei linguaggi artistici, diventando un punto di riferimento per chi vede l’arte come spazio di contaminazione.

L’OSCAR E LA RINASCITA A BROADWAY

Nel 1987 ha vinto l’Oscar per la miglior colonna sonora con The Last Emperor, in collaborazione con Ryuichi Sakamoto e Cong Su. Nel 2019 ha riportato la sua visione sul palco con lo spettacolo American Utopia, un concerto-teatro politico e utopico, portato a Broadway e trasformato in film da Spike Lee (2020).

UNA MENTE LIBERA

David Byrne è un intellettuale musicale e visivo, che unisce innovazione, ironia e sensibilità sociale. I suoi lavori toccano il corpo, l’urbanistica, il cambiamento climatico, il razzismo, la comunicazione. È la prova che l’artista totale esiste ancora, e che la musica può ancora essere pensiero e rivoluzione.

“The better the singer’s voice, the harder it is to believe what they’re saying.”
David Byrne


🟡 Autore: Antonio Sacco
🟡 Categoria: Musica alternativa, New Wave, Arte e Cultura Contemporanea
🟡 Fonti: thecurrent.org, Facebook.com/davidbyrneofficial, Rock & Roll Hall of Fame

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