11 maggio 1924 nasce a Seggiano, in provincia di Grosseto, Marino Marini, cantante, pianista e compositore. Con il suo inconfondibile stile tra swing, canzone napoletana e musica leggera, Marini è stato tra i primi artisti italiani a conquistare il pubblico internazionale, diventando negli anni ’50 e ’60 un vero ambasciatore della melodia italiana in Europa e nel mondo.

Nel 1954 fonda il Quartetto Marino Marini, insieme a Gaetano “Totò” Savio alla chitarra, Ruggero Cori al basso e Pepito Di Pace alla batteria. Nasce così una formazione musicale brillante, originale, capace di mescolare tradizione napoletana, ritmi latini, swing americano e chanson francese, sempre con un tocco d’ironia e grande classe.

Il loro sound, frizzante e ballabile, conquista le piste da ballo e i palinsesti radiofonici, aprendo una nuova stagione per la musica leggera italiana. Il gruppo si esibisce in tutta Europa, soprattutto in Francia, Svizzera, Germania e Inghilterra, diventando fenomeno di culto nei cabaret e nei locali alla moda dell’epoca.

Tra i grandi successi firmati da Marino Marini spiccano brani entrati nell’immaginario collettivo:

  • “Maruzzella”, reinterpretazione moderna della classica canzone napoletana, che diventa un evergreen per generazioni;
  • “Come prima”, portata al successo da Tony Dallara ma incisa anche da Marini;
  • “Guaglione”, rivisitata con un’impronta ritmica accattivante;
  • “Ciccio Formaggio”, esempio del lato giocoso del quartetto, apprezzata anche all’estero.

Il suo repertorio spaziava con disinvoltura tra la musica romantica e quella da intrattenimento, valorizzando la lingua italiana e il dialetto napoletano, ma con arrangiamenti moderni e ritmicamente coinvolgenti.

Marino Marini portava in scena un’eleganza sobria, fatta di sorrisi, gestualità controllata e voce calda. Il suo modo di suonare il piano – seduto, compìto ma energico – e di interagire con il pubblico lo rendevano un artista da palcoscenico completo, capace di fondere musica e spettacolo in modo naturale.

La sua estetica anticipava lo stile del varietà televisivo italiano, e non è un caso che partecipò anche a film musicali e trasmissioni televisive, lasciando un’impronta anche nel nascente linguaggio pop della RAI degli anni ’60.

Marino Marini continuò a esibirsi fino agli anni ’80, mantenendo vivo il suo repertorio in Italia e all’estero. Il suo contributo fu fondamentale per la diffusione della musica italiana nel dopoguerra, in un periodo in cui il nostro Paese cercava riscatto anche attraverso la cultura e lo spettacolo.

Morì nel 1997, lasciando in eredità una visione musicale moderna, internazionale, leggera ma mai banale.

“Con la musica puoi parlare tutte le lingue del mondo, senza bisogno di traduzioni.”
Marino Marini


🟡 Autore: Antonio Sacco
🟡 Categoria: Musica italiana, Biografie, Cultura popolare
🟡 Fonti consigliate: it.wikipedia.org, Discografia italiana anni ’50-’60, RAI Teche

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